UN’OPPORTUNITA’ DA (RI)SCOPRIRE: LE POLIZZE VITA


Vivendo un periodo storico particolarmente critico, trovo normale che ci siano parecchie preoccupazioni riguardo all’avvenire. Nei momenti incerti si risvegliano timori che appartengono a più di una generazione, legati in particolar modo al futuro benessere della famiglia e dei figli.

Di recente più di un conoscente si è informato o ha già preso in seria considerazione l’ipotesi di attivare una polizza vita TCM ( temporanea caso morte). Spinto dal loro interesse, ho fatto una piccola ricerca per avere riscontri che andassero oltre la mia percezione, oltre il territorio in cui vivo e lavoro.

Secondo una recente indagine dell’ Ipsos, in alcune aree del nostro paese si sono avuti aumenti significativi – anche nell’ordine del 5-7% – di famiglie che nell’ultimo biennio hanno scelto questa formula per assicurarsi e rassicurarsi. Di fronte a decisioni che riguardano la famiglia, la prudenza sovrana suggerisce una domanda, che inevitabilmente ne precede sempre un’altra e un’altra ancora:

Chi deve assicurarsi? A chi conviene? Perché scegliere una tipologia di polizza rispetto ad un’altra?

Per quanto un elenco possa suonare riduttivo, occorre sottolineare che le polizze vita rappresentano una soluzione trasversale rispetto alla percezione comune. Oltre a coloro che hanno una ridotta capacità di risparmio, la stipula di una polizza di tipo TCM può essere consigliata a chi ha contratto un mutuo e non vuole rischiare la perdita dell’immobile in caso di “eventi irreversibili”. Una possibile tutela estendibile a chiunque abbia contratto debiti importanti o a coloro che dopo aver avviato un’attività, intendono proteggere il patrimonio personale dall’investimento dell’azienda.

Nonostante gli evidenti benefici e i tanti beneficiari ipotizzabili, mi rendo conto che la prudenza – oltre alle domande – fa sorgere dubbi e perplessità, del tipo:

Non è più conveniente ricorrere ad altre soluzioni, visto che il “premio” non viene recuperato da chi sottoscrive una polizza sulla vita?

Ebbene, diverse evidenze rimarcano praticità e convenienza di questa opzione rispetto ad altre formule di risparmio. Innanzitutto perché risente meno delle oscillazioni dei mercati finanziari. Inoltre, un giovane adulto e in buona salute generalmente versa alla società assicuratrice un importo non oneroso. In particolari condizioni e in concomitanza di eventi irreversibili, il premio pagato può dunque rivelarsi particolarmente remunerativo, generando un valore reale per i beneficiari che hanno diritto alla sua riscossione.

E’ possibile guardare al futuro con ottimismo, malgrado le preoccupazioni per sé, per gli altri e per come va il mondo?

Più che risposte, rispetto a certe domande che riguardano tutti è forse meglio elargire pareri o consigli. Il consiglio è quello di ricorrere ad una corretta informazione e al confronto costruttivo, specie quando si intendono formalizzare decisioni dalle quali potrebbe dipendere la vita quotidiana dei nostri affetti più cari.

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